Biblioteca

  

La biblioteca del padrone è famosa in tutto l’Impero per la sua raccolta di testi epicurei, ma comprende anche opere dei filosofi stoici, quei musoni sempre fissati con il senso del dovere.
Sono tutti testi scritti in greco. Come dite? Non avete studiato il greco? Nessun problema; potete consultare la sezione latina: opere storiche, orazioni giudiziarie, poemi… Ce n’è per tutti i gusti!
Sono centinaia e centinaia di papiri, ben arrotolati e riposti dentro splendidi armadi a muro intarsiati con legni diversi. È una biblioteca così ricca che alcuni chiamano questa casa “la villa dei papiri”!
Sono io a spolverare i volumi, ogni giorno. Bisogna fare molta attenzione, perché il papiro è un materiale fragile. Poi rimetto a posto le opere che il padrone ha lasciato sparpagliate sul tavolo, riordino i suoi appunti e tengo aggiornati i registri… Se non fosse per me, sapete quanti dei nostri ospiti si sarebbero dimenticati di restituirci i volumi presi in prestito? E non parlo di persone qualunque, ma di celebri studiosi e aristocratici di antica stirpe!
Meglio non fare nomi. Sono pur sempre una schiava; non posso parlare male dei grandi di Roma…

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