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Le Pitture

  

Sotto il termine pittura pompeiana si riassume tutta la pittura parietale presente nelle case di Pompei del periodo compreso tra la fine del II secolo a.C. e il 79 d.C. Le opere murali pompeiane venivano eseguite a fresco, a tempera e ad encausto.
La pittura a fresco veniva eseguita su intonaco di calce fresca con colori macinati e diluiti in acqua.
La pittura a tempera veniva eseguita diluendo i colori in solventi collosi e gommosi, con il rosso d’uovo e la cera.
La pittura ad encausto, invece, la si otteneva con colori miscelati con la cera.
Il primo stile pompeiano è detto stile strutturale o dell’incrostazione e si colloca nel periodo a partire dall’età sannitica (150 a.C.) fino all’80 a.C. Questa tecnica pittorica, diffusa sia negli edifici pubblici che nelle abitazioni, imita, utilizzando in alcuni casi anche elementi in stucco a rilievo, il rivestimento delle pareti in opus quadratum e con lastre di marmo, detto crusta, da cui il nome “stile dell’incrostazione”. Le pitture in primo stile si articolano, seguendo una ripetizione fissa, in tre zone: una fascia superiore decorata con cornici in stucco aggettante, una fascia mediana, a sua volta tripartita, dipinta con i colori predominanti rosso e nero, ma anche viola, giallo-verdi, imitanti il marmo, il granito o l’alabastro, un plinto o zoccolo, di solito di colore giallo
Le pitture di questo stile contengono anche piccoli elementi architettonici, come ad esempio pilastri per la divisione verticale delle superfici. Negli Scavi archeologici di Pompei questo stile è presente nella Basilica, nel tempio di Giove, nella Casa del Fauno e nella Casa di Sallustio, in quelli di Ercolano nella Casa Sannita.
Il secondo stile pompeiano, o stile architettonico, si colloca nel periodo che va dall’80 a.C. alla fine del I secolo a.C. In questo tipo di pittura elementi come cornici e fregi con tralci vegetali cominciano ad essere dipinti invece che realizzati in stucco. Rispetto al primo stile, l’innovazione è fornita dall’effetto di trompe l’œil che si crea sulle pareti, dove al posto dello zoccolo si dipingono in primo piano podi con finti colonnati, edicole e porte dietro i quali si aprono vedute prospettiche. A Pompei questo stile è presente nella Villa dei Misteri e nelle case di Obellio Firmo, del Labirinto, delle Nozze d’Argento, del Criptoportico.
Il terzo stile pompeiano o stile ornamentale, dal punto di vista cronologico, si sovrappose al secondo stile ed arrivò fino alla metà del I secolo d.C., all’epoca di Claudio (41-54). In esso venne completamente ribaltata la prospetticità e la tridimensionalità caratteristiche dello stile precedente lasciando il posto a strutture piatte con campiture monocrome, prevalentemente scure, assimilabili a tendaggi e tappezzerie, al centro delle quali venivano dipinti a tinte chiare piccoli pannelli (pinakes) raffiguranti scene di vario genere. Negli scavi archeologici di Pompei pannelli dipinti in questo stile si trovano inseriti nel muro della sala da pranzo della Villa della Porta Marina e nella Casa di Lucrezio Frontone. Altri esempi di questo genere si trovano nella Villa Imperiale a Pompei e, a Boscotrecase, in quella di Agrippa Postumo. Il terzo stile diede poi spazio all’ultimo stile, il 4^ stile, detto anche ultimo stile.
Il quarto stile pompeiano o dell’illusionismo prospettico si afferma in età neroniana e si distingue dagli altri per l’inserimento di architetture fantastiche e di grande scenicità (Casa dei Vettii a Pompei e Domus Aurea a Roma). Gran parte delle ville pompeiane furono decorate con pitture in questo stile dopo la ricostruzione della città a seguito del disastroso terremoto del 62, che provocò ingenti danni in città. Il quarto stile si caratterizza per un revival di elementi e formule decorative già sperimentate in precedenza: tornano di moda le imitazioni dei rivestimenti marmorei, le finte architetture e i trompe-l’oeil caratteristici del secondo stile ma anche le ornamentazioni con candelabri, figure alate, tralci vegetali, caratteristici del terzo stile. Esempi pompeiani di grande pregio li ritroviamo nella Casa dei Vettii e nella Casa dei Dioscuri, decorati probabilmente da artisti della stessa bottega. Altro esempio di quarto stile lo si ritrova, sempre a Pompei, nella Casa di Menandro, nel cui atrio sono presenti pregevoli quadretti con episodi della guerra di Troia; uno dei più rappresentativi è quello che raffigura l’incontro di Priamo, Menelao ed Elena nella reggia, mentre Aiace insegue Cassandra che cerca inutilmente difesa presso il Palladio.

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Il Museo

Il MAV è situato a pochi passi dagli scavi archeologici di Ercolano, uno dei siti più visitati al mondo, adiacente allo storico mercato di Pugliano in via 4 Novembre 44.

Il Mav è facilmente raggiungibile sia con mezzi pubblici (Circumvesuviana, Autobus, Ferrovie dello Stato), sia in automobile (Autostrada A3 Napoli-Salerno uscita Ercolano).

È in prossimità di altri luoghi di interesse presenti sul territorio, tra i quali: l’Osservatorio Vesuviano, le Ville Vesuviane del Miglio d’Oro e gli Scavi Archeologici di Ercolano e Pompei.

Nei pressi della struttura ci sono complessi alberghieri di prestigio, ristoranti, pizzerie e tutto ciò che può rendere piacevole il soggiorno ad Ercolano.

 

- Orari

Dal 1° marzo al 31 maggio
dal lunedì alla domenica dalle ore 9.00 alle ore 17.30 (ultimo ingresso)

Dal 1° giugno al 30 settembre
dal lunedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.30 (ultimo ingresso)

Dal 1° ottobre al 28 febbraio
dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 16.00 (ultimo ingresso)

Lunedi chiuso.

- Tariffe

Museo MAV e film 3D
€ 10,00 Biglietto individuale adulto
€ 8,00 Biglietto under 13, over 65, studenti, insegnanti, artecard.

Museo MAV
€ 6,00 Biglietto individuale

MAV per le famiglie
Visita al museo + visione del film in 3D/multiD
€ 30,00 per 2 adulti + 2 bambini
Per ogni bambino in più € 7,50

Gruppi organizzati (+ 15pp)
€ 8 Museo MAV + Film 3D

Tariffe speciali per le scuole.

- Indirizzo

Fondazione CIVES – MAV
Via IV Novembre 44 | Ercolano
Napoli – Italy

 

Contatti

Email: info@museomav.it
Sito internet: www.museomav.it
Facebook: www.facebook.com/museomav
Twitter: www.twitter.com/MuseoMav
Instagram: www.instagram.com/museomav

Tel. +39 081 7776843
Fax. +39 081-7323941

- Come arrivare

Da Napoli:

Circumvesuviana: dalla Stazione Centrale (Piazza Garibaldi) linee per Sorrento e Poggiomarino via Pompei fermata Ercolano Scavi

Autobus: linee 157 da Napoli-Parcheggio Brin e 255 da Napoli – Piazza Carlo III

Ferrovie dello Stato: Linea Salerno-Napoli fermata Portici-Ercolano

Via Autostrada: A3 Napoli-Salerno uscita Ercolano direzione Scavi

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