Congedo

  

E così siamo giunti alla fine della nostra visita!
È stato divertente portarvi in giro. Non mi capita spesso di raccontare la mia storia a qualcuno. Passo tutto il tempo in biblioteca, da sola, a leggere e studiare… e poi, a chi interessa la vita di una schiava?
Forse per questo non ho mai lasciato la villa, nemmeno dopo il disastro dell’eruzione: il mio cuore è rimasto qui, tra i libri che ho amato. Ho custodito la biblioteca per due millenni, osservando tutto quello che è successo da queste parti… fino a oggi.
E allora lasciatemi raccontare un’ultima curiosità, prima di salutarci. Anche l’edificio in cui vi trovate ha avuto una storia interessante. Nel secolo scorso, ai tempi della dittatura fascista, è stato una Casa del Fascio; poi è diventato una scuola; infine è stato abbandonato ed è caduto in rovina. Fino al 2008, quando, dichiarato proprietà comunale, ha riaperto le porte a tutti gli ercolanesi: era nato il MAV, il museo archeologico virtuale. Un museo della città, a pochi metri dagli scavi e nel cuore della Ercolano moderna: quale finale migliore per la nostra storia?

Prima di tornare alla vostra epoca, però, fermatevi ancora un momento nella nostra Ercolano. Guardatevi intorno, assaporate l’atmosfera. Poi, salendo le scale, potrete scoprire cos’è successo nelle viscere della terra quel giorno fatale, quando io, il padrone e tutti gli altri siamo stati cancellati dalla storia… conoscerete la catastrofe dalla viva voce del suo attore principale: sarà il vulcano stesso a raccontarvi la sua versione!
Io resto qui, ad aspettare, come sempre. Alla prossima visita!

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